Le Fabulae Atellanae
Alcuni critici fanno risalire questa maschera al carattere “Maccus” del popolo romano nelle farse osche – Fabulae Atellanae , che la storia vuole ssiano nate nel IV secolo nell’antica Atella, città romana nel territorio di Capua e Aversa, a nord di Napoli. le Atellane erano un tipo di spettacolo molto popolare nell’antica Roma, potremmo paragonarle all’odierno vernacolo teatrale o dialetto per lo più apprezzato da un pubblico di ceto inferiore. Maccus era il tipo di servitore con il naso lungo e la faccia brufolosa, un vero antenato di Pulcinella, una camicia bianca larga, con una mezza maschera di Maccus, come quelle dell’arte comica, la pancia sporgente, e recitato in una voce da gallina.
Un contadino di Acerra
Puccio d’Aniello era il nome di un contadino di Acerra divenuto famoso per un presunto ritratto di Annibale Carracci, il cui volto era oscurato dal sole del paese e un lungo naso, che ha dato vita al personaggio teatrale di Pulcinella. Pulcinella ha rappresentato e continua a incarnare il tipo italiano, ancora all’estero, il personaggio che si è reso conto dei problemi in cui riesce sempre a tirar fuori un sorriso, prendendo in giro i potenti svelando pubblicamente tutto il dietro le quinte.
Il Pulcinella mascherato di Giuseppe Bonito.
La Commedia di Pulcinella come personaggio della commedia dell’arte del teatro è stata ufficialmente inaugurata con una commedia del comico Silvio Fiorillo: I costanti duelli di Lucilla e le ridicole imprese di Policinella, scritta nel 1609 ma pubblicata solo nel 1632 dopo la morte dell’autore.
Silvio Fiorillo, già famoso con il personaggio del Capitano Matamoros, Pulcinella si alza probabilmente con un personaggio già presente nella tradizione del teatro napoletano. Lo stesso Fiorillo ereditò questa maschera da un precedente attore napoletano Andrea Calcese di cui si sa poco a parte il fatto che ha fatto da maestro a Fiorillo.
Fabulae Atellanae
Some critics date this mask to the character “Maccus” of the Roman people in the farce osche – Fabulae Atellanae , which history says were born in the fourth century in Atella, a Roman city in the territory of Capua and Aversa, north of Naples. Atellane were a type of show very popular in ancient Rome, we could compare them to today’s theatrical vernacular or dialect mostly appreciated by a lower class audience. Maccus was the type of servant with a long nose and pimple face, a true ancestor of Pulcinella, a wide white shirt, with a half mask of Maccus, like those of comic art, a protruding belly, and recited in a hen’s voice.
A farmer from Acerra.
Puccio d’Aniello was the name of a farmer from Acerra who became famous for an alleged portrait of Annibale Carracci, whose face was obscured by the sun of the village and a long nose, which gave life to the theatrical character of Pulcinella. Pulcinella has represented and continues to embody the Italian type, still abroad, the character who has realized the problems in which he always manages to bring out a smile, mocking the powerful by publicly revealing everything behind the scenes.
The masked Pulcinella by Giuseppe Bonito.
The Commedia di Pulcinella as a character in the commedia dell’arte del teatro was officially inaugurated with a comedy by the comedian Silvio Fiorillo: I costante duelli di Lucilla e le ridicole imprese di Policinella, written in 1609 but published only in 1632 after the author’s death.Silvio Fiorillo, already famous with the character of Captain Matamoros, Pulcinella probably rose with a character already present in the Neapolitan theater tradition. The same Fiorillo inherited this mask from a previous Neapolitan actor Andrea Calcese of which little is known apart from the fact that he was Fiorillo’s master.
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